Il salto

“Non mi importa se ho le zampe corte, voglio fare la gara di salto!” Disse ancora la piccola rana ai suoi compagni di gioco.
Era una rana con qualche problema di sviluppo, crescendo le zampette erano rimaste molto corte e gli amici dello stagno la prendevano in giro ma lei era sempre di buon umore e gentile con tutti, sapeva che in fondo le volevano bene e che avevano bisogno di lei come bersaglio degli scherzi. “E’ meglio che le frecce vadano su un bersaglio –diceva– così non finiscono chissà dove!”
La gara di salto era piuttosto difficile, non si trattava solo di saltare, era una specie di percorso che attraversava anche un ramo lento del grande fiume. Ma all’approssimarsi della gara, una alla volta tutte le rane si ritirarono, perché avevano sentito parlare di un grande pesce affamato che si aggirava nell’ansa del vecchio fiume.
Gli amici cercarono di far desistere la nostra ranetta ma lei pensava solo alla gara e non voleva sentire ragioni. Iniziò quindi il percorso, spiccando salti davvero notevoli per le sue zampette corte, poi arrivò sulla sponda del fiume.
Aveva studiato il modo di attraversarlo saltando da un tronco ad un sasso, poi ad un altro sasso e su un ramo secco, senza nuotare nel fiume.
Fece i primi salti di slancio e proprio all’ultimo salto vide il grosso pesce uscire dall’acqua con la bocca aperta per mangiarla… poteva solo fare il salto più grande che una rana avesse mai fatto, per evitarlo, oppure non saltare e fermarsi sul sasso prima del salto.
Cosa fece la rana con le zampe corte?
– se pensi che abbia saltato, vai a 5
– se pensi che si sia fermata, vai a 8

1 – Finisce qui la storia della nostra rana dalle zampe corte, che non riuscì a superare i propri limiti cercando di realizzare i propri sogni.

2 – Le altre rane, che avevano seguito la scena, tirarono un sospiro di sollievo e decisero tutte insieme che la rana con le zampe corte aveva vinto ugualmente la gara, anche se non aveva completato il percorso, e si ripromisero di non prenderla più in giro.

3 – con uno scarto non previsto, si spostò proprio dove lei stava arrivando con il suo salto, ingoiandola in un boccone.
– se vuoi una fine triste, vai a 1
– se vuoi una fine non triste, vai a 6

4 – Purtroppo il regolamento della gara era chiaro, il percorso non era stato completato e la ranetta perse la gara. Non perse però il suo buonumore e continuò a raccontare del grosso rischio corso, senza più essere presa in giro dagli amici per le sue zampette corte.

5 – Fù un salto incredibile, proprio quando il pesce…
– se pensi che se la sia mangiata, vai a 3
– se pensi che non l’abbia mangiata, vai a 7

6 – Subito dopo, il pesce vide un altro succulento bocconcino e lo ingoiò; ma era l’esca di un pescatore, che lo catturò e vedendo strani movimenti nella pancia la aprì e tirò fuori la nostra rana dalle zampe corte, spaventata ma salva, con una incredibile storia da raccontare agli amici.

7 – chiuse le fauci sotto di lei senza riuscire a prenderla. La rana atterrò al sicuro sull’altra sponda e si rese conto di aver corso un grosso rischio ma anche di aver vinto la gara, proprio lei che aveva le zampe così corte ma che credeva nei propri sogni fino al punto di rischiare la vita per realizzarli.

8 – La prudenza ebbe il sopravvento, riuscì a bloccarsi sull’ultimo sasso e il pesce chiuse le fauci vuote, andandosene insoddisfatto.
– se pensi che abbia vinto la gara, vai a 2
– se pensi che abbia perso la gara, vai a 4

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