La famiglia Asiago

Si videro per la prima volta nella malga, dove veniva raccolto il latte dell’altopiano (l’altopiano di Asiago, naturalmente).

Erano giovani, ed esuberanti come tutti i giovani si erano fatti subito un sacco di complimenti… “Che profumo intenso hai,
-diceva lei- ti vorrei più vicino.” “Che buchini delizioni hai,
-diceva lui- mi ci vorrei sciogliere dentro.”

Effettivamente erano più di semplici complimenti e se non fossero stati separati per la stagionatura avrebbero fatto subito una bella fonduta.

I mesi di stagionatura li calmarono un po’ e si persero anche di vista, per ritrovarsi casualmente proprio allo stesso bancone dello stesso negozio.
Lei, graziosissima, stava spettegolando con delle mozzarelle e fingeva di non vederlo, mentre faceva il duro con un fontina, che sicuramente non era duro ma puzzava molto di più.

Insomma… nella notte finalmente coronarono il loro sogno d’amore e alla mattina molti piccoli asiaghini rallegravano tutto il bancone. Con la perplessità dello stracchino, che non aveva capito come poteva averla conquistata così rapidamente, mentre lui, per rivolgere la parola ad una tomina, quasi quasi arrivava alla scadenza.

Naturalmente vissero felici e contenti, come lo si può essere nel loro mondo.

E questa è la storia della famiglia Asiago, raccontata da latticino a latticino per ricordare che tutto ha un’anima, soprattutto il buon formaggio.

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