dall'archivio del tema ‘storie brevi per bambini e non’

La lacrima

Non è facile essere una lacrima… pensava quella goccia che il destino aveva voluto nell’occhio di una bambina. Non è facile perché non sai se sarai una lacrima di gioia o di tristezza, non sai se sarai una lacrima qualsiasi o una lacrima che cambierà il destino di qualcuno.
“Che responsabilità!” – pensava la lacrima. “Cambiare il destino di qualcuno è una cosa importante.”

La bambina invece non pensava a tutte queste cose, voleva solo che il suo papà e la sua mamma si dessero un bacio, come aveva visto fare solo una volta.
Le sembrava che in un bacio ci fosse tutto l’amore del mondo… e a volte è proprio così.
Invece i suoi genitori non avevano tempo per un bacio, dovevano lavorare, correre, lavorare, correre… come se la vita fosse sempre avere qualcos’altro da fare. E lei era triste, perché le sembravano tutte cose poco importanti.

Allora la bambina, in una notte di luna piena che illuminava la sua stanza di luce soffice, come se fosse dentro una meringa, pensò così intensamente all’unica fata buona di cui si ricordava che questa apparve veramente, in ciabatte e tutta spettinata, perché ormai nessuno più chiama le fate e loro se la prendono comoda.

“Fata… fai una piccola magia? Puoi fare in modo che il papà e la mamma si diano un bacio?” Chiese la bambina.

“Io faccio metà magia – disse la fata – e tu fai l’altra metà: devi bagnare con una lacrima di gioia il loro naso, ma attenta! Solo una lacrima per entrambi”.

Il mattino dopo, appena sorto il sole, la bambina si infilò piano piano nella stanza dove i genitori stavano dormendo e vide che si stavano tenendo per mano. Allora capì che si volevano bene anche se non lo facevano vedere e una lacrima di gioia spuntò subito dal suo occhietto. Era la lacrima dell’inizio della nostra storia, orgogliosa della sua missione importante.

La bambina si ricordò delle istruzioni della fata e con il ditino bagnato nella lacrima toccò il naso della mamma e del papà, che si svegliarono e capirono quello che la bambina voleva.

Da quel giorno i genitori non smisero più di tenersi per mano e di darsi un bacio ogni volta che pensavano che la bambina li stesse guardando… e molte volte anche quando non c’era.

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