La fine del cielo

Questa è la storia di un bambino che voleva scoprire cosa ci fosse alla fine del cielo.

Gli era venuta questa curiosità sfogliando un vecchio libro che aveva delle mappe antiche del mondo, fatte quando gli uomini credevano che la Terra fosse piatta e quindi che ci fosse un bordo, da qualche parte: la fine della Terra.
Al giorno d’oggi, invece, si sapeva che la Terra era rotonda, in un sistema solare con altri pianeti, in una delle tante galassie. Ma il bordo, secondo lui, si era solo spostato un po’ più in là…

“Cosa c’è alla fine del cielo?”

Lo chiese alla mamma, che gli rispose: “Altro cielo”, perché stava stirando ed era in ritardo.

Non era convincente, allora lo chiese al papà, che era un ingegnere e gli rispose: “Bisogna prima definire cosa si intende per cielo”.

Come al solito papà sapeva tutte le risposte ma era sempre difficile fargli le domande, allora lo chiese all’insegnante di scienze, che gli disse: “Il nulla.”

Ma non sembrava una risposta, allora lo chiese allo zio, che era un fisico e gli disse: “Non è ancora certo se la curvatura dell’universo sia positiva o negativa.”

Allora, senza preoccuparsi della curvatura, lo chiese anche al parroco, che gli rispose: “Dio.”

Assomigliava alla risposta della mamma, allora lo chiese alla sua migliore amica, quella che passava i pomeriggi con lui a giocare e a guardare le nuvole, tenendosi per mano.

Lei gli rispose: “Per me ci sei tu, perché non riesco a pensare a qualcosa di più importante.”

E allora lui capì: che la fine del cielo è dentro di noi e che cos’è l’amore.

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